A fine Agosto sono stata ad Oslo al Nasjonalt Bæretreff Norge, un convegno norvegese tutto dedicato al babywearing.
È stata per me un’esperienza davvero molto piacevole che ho condiviso con la mia amica e collega Kadri che arriva dall’Estonia e ho avuto modo di arricchire il mio bagaglio di conoscenze e competenze grazie a dei workshops molto interessanti.
Tra i tanti seminari e workshops sono rimasta entusiasta di aver partecipato ad uno proposto da Rosie Knowles, nel quale abbiamo sperimentato e scardinato un po’ di regole e dogmi imposti nel babywearing.
Spesso infatti soprattutto chi resta molto legato alle regole scolastiche anche nel babywearing fatica a mettersi in gioco e ad interrogarsi, ponendo regole rigide che in realtà sono molto lontane dal sapere adattare la proposta alle situazioni e ai genitori e bambini/e che si incontrano nel lavoro quotidiano di consulenti.
Sapevi ad esempio che si può usare la fascia ad anelli in modo sicuro e confortevole (per alcune persone) anche sulla schiena? O che con alcuni tipi di fasce elastiche si riescono a realizzare legature adatte per portare i bambini dietro?
Certo la base di tutto è la conoscenza e l’esperienza (non solo della tecnica corretta, ma del saper cogliere dettagli e sfumature).
Bisogna essere in grado di accompagnare le famiglie con competenza, consapevolezza, offrendo alternative e strumenti validi, personalizzati e a volte alternativi… e questo non è da tutti e per tutti.
Ma il babywearing di per sé è un mondo che permette davvero molta esplorazione e la regola del “dipende” è certamente la risposta migliore perché non esiste mai una sola strada percorribile.
Da questo convegno porto a casa sicuramente nuove competenze ed esperienze grazie allo scambio con colleghe e formatrici e tanta voglia di continuare a mettermi in gioco ogni giorno nel mio lavoro personalizzando e riadattando ogni singolo dettaglio delle consulenze che propongo alle famiglie che decidono di farsi accompagnare da me nel loro percorso di babywearing.

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