Praticare il babywearing con il tutore per la displasia dell’anca

29 Ottobre 2022

Ho conosciuto Valeria durante una consulenza di coppia. Mi ha contattata perché desiderava essere supportata nel babywearing da una professionista in quanto la sua bimba portava un tutore per la displasia delle anche.

Qualche tempo dopo le ho chiesto di poterla intervistare per fare conoscere la sua esperienza da mamma canguro. Il babywearing è stato per lei una grande risorsa, anche rispetto la gestione della bimba col tutore, e ho pensato che raccontare il suo vissuto avrebbe potuto aiutare altre famiglie.

Che problematica ha la tua bimba e quando è stata diagnosticata?

Durante la visita di dimissione dall’ospedale, quindi 48h dopo la nascita, alla mia bambina è stata riscontrata una displasia congenita ad entrambe le anche mediante la manovra di Ortolani.

Quando hai iniziato ad usare il tutore e quale?

Avendo riscontrato la displasia appena nata, siamo riusciti ad anticipare con urgenza l’ecografia alle anche di routine del secondo mese e la visita ortopedica, riuscendo così ad indossare il tutore ai 14 giorni della bimba.

L’ortopedico ha optato per le bretelle di Pavlick, un tutore più comodo che lascia anche un margine di libertà di movimento

Quando hai sentito parlare di babywearing la prima volta? Com’è stato il tuo approccio?

Prima della gravidanza per me era semplicemente “la fascia o il marsupio porta bebè” poi, come succede a tutte le future mamme, piano piano ci si inoltra in questo mondo nuovo informandosi con le amiche già mamme o tramite i vari canali social e YouTube e così ho scoperto le mille sfaccettature di quella che per me era una semplice fascia.
Il mio primissimo approccio è stato comunque sbagliato: avevo inserito nella lista nascita una fascia tra quelle più comuni che si comprano online attirata sia dal prezzo contenuto che dalla facilità dell’utilizzo. Sono riuscita ad utilizzarla finché mia figlia era di poche settimane, crescendo e quindi aumentando di peso, mi sono accorta che quel tipo di fascia non era in grado di garantire il sostegno ergonomico che millantava. 

Quando hai iniziato a portare? Com’è stata la tua esperienza? Hai fatto fatica? TI sei sentita comoda/ scomoda/ a tuo agio? In cosa ti ha aiutata? 

Sono uscita dall’ospedale portando la mia bimba in fascia e ho continuato a preferire il babywearing al posto della carrozzina o del passeggino, anche perché mia figlia ha sempre avuto bisogno di molto contatto, quindi metterla nella navicella per fare una passeggiata o adagiarla nella culla per dormire, per me sono sempre state imprese impossibili.
Usare la fascia nei primi tre mesi di vita, per me e il mio compagno è stata davvero una salvezza, non so come avremmo fatto senza! 
La bimba si addormentava spesso sul nostro petto e questo ci costringeva a dover stare immobili sul divano per tutto il tempo della dormita, ma una volta scoperto come legare la fascia con lei addosso abbiamo dato una grande svolta alle nostre giornate!
Abbiamo tutti noi tratto beneficio dal babywearing, per questo abbiamo deciso di continuare ad utilizzarlo finché potremo.

I professionisti che ti hanno seguita (ortopedico/ fisioterapista ecc) ti hanno parlato di babywearing? In che termini?

 
Già a partire dalle dimissioni dall’ospedale, le ostetriche e i dottori ci hanno consigliato di portare spesso la bambina in fascia in modo da assecondare  la naturale posizione delle gambe e favorire la formazione delle anche.
Certo che il babywearing non è da considerare come un’alternativa al tutore ortopedico, ma un valido aiuto anche in quei brevi momenti in cui ci si prendeva una pausa dal tutore.

Raccontami la tua esperienza (e del papà) in consulenza e nel post: cosa è stato importante per voi?

Il mondo del babywearing è davvero vasto e non proprio intuitivo se ci si approccia da neofiti, quindi abbiamo deciso di fare una consulenza per cercare un supporto che potesse andare bene per mamma, papà e una bambina che cresce.
Per noi è stato fondamentale poter provare diversi supporti prima di scegliere quello più adatto alle nostre esigenze, ma soprattutto avere una professionista che ci ha illustrato bene il loro funzionamento, a volte non così scontato, e alla quale poter rivolgere tutte le domande e dubbi del caso.
 

Rispetto al babywearing ora che hai maturato un po’ di esperienza: quanto/ come porti (portate) ? in cosa lo hai trovato utile?  Quali benefici hai riscontrato e in quali situazioni lo hai apprezzato di più?

Anche ora che il passeggino è più tollerato, quando esco di casa porto il marsupio con me perché rimane sempre un infallibile alleato per placare i nervosismi della piccola e, per il papà, è indispensabile per addormentarla velocemente.
Soprattutto in vacanza o quando facciamo una gita tendiamo ad usare il marsupio più del passeggino che, spesso, risulta solo un ingombro superfluo.
 

Dimmi qualcosa rispetto all’utilizzo del tutore e al supporto portabebé

Indossare il supporto non è per nulla difficile anche in presenza di un tutore in più ho sempre avuto l’impressione che mia figlia stesse più comoda così piuttosto che sdraiata nella carrozzina con le gambe costrette in quella posizione.
Sembra un po’ superficiale dirlo, ma portarla in fascia o nel marsupio nascondeva anche un po’ il tutore e sono riuscita così ad evitare domande invadenti da parte dei curiosi, di poco tatto, con commenti e consigli non richiesti!

Cosa consiglieresti ad un genitore nella tua stessa situazione?

Mi sento di rassicurarli prima di tutto: la displasia si cura e anche velocemente se le cose vengono fatte bene, c’è solo da portare un po’ di pazienza e ricordarsi che la presenza del tutore dà più fastidio a noi genitori che al bambino stesso.
Essendomi trovata così bene con il babywearing io lo consiglio sempre, soprattutto in presenza di un tutore perché asseconda il suo lavoro sulle anche.
 

Pensi di continuare a portare?

Certo! Sto continuando ad usare il marsupio, ma non vedo l’ora di provare altri tipi di supporto, come la fascia rigida.

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Sono felice di averti qui
Mi chiamo Virna Benzoni e sono un’esperta del portare: accompagno i genitori nel mondo del babywearing condividendo le mie competenze, frutto di anni di formazione in Italia e all’estero, con estrema cura e professionalità. Portare in fascia non è la moda degli ultimi anni, ma un approccio intimo, profondo, di relazione e contatto con il bebé. La migliore coccola che puoi fare a tutta la famiglia.
Facciamo conoscenza

Mamma Canguro

È un libro scritto da Giorgia Cozza, illustrato da Teresa Alberini, arricchito da un mio approfondimento sul mondo del babywearing. É indicato per tutta la famiglia, perché è diviso in due sezioni. In una parte c’è la storia, pensata per bambini dai 3 anni circa, in cui viene illustrata l’esperienza del portare attraverso lo sguardo dei due protagonisti. Nella seconda, grazie al mio approfondimento sul babywearing, si può approfondire la consuetudine del portare, come modalità di cura e relazione. “Mamma canguro” è quindi un’esperienza emozionante per grandi e piccini, proprio come il babywearing! Scopri di più!

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