Qualche settimana fa mi è stato chiesto dal MIPPE, Movimento Italiano di Psicologia Perinatale, di parlare di babywearing in questo periodo di emergenza COVID-19.
Ho girato un breve video che puoi trovare a questo link, ma ho pensato di scrivere anche un articolo per parlartene meglio.
I bambini hanno bisogno di contatto, ora ancora di più
Comincio spesso i miei incontri con i genitori dicendo che tutti i bambini hanno bisogno di contatto, proprio come il nutrimento del cibo e non importa se questo contatto avviene attraverso il babywearing o con altre modalità. È importante riconoscerlo e non pensare che assecondare questo bisogno crei vizi o dipendenze.
Certamente in questo momento storico così complesso e particolare un po’ per tutti, i bambini potrebbero non solo richiedere più attenzioni del solito, più presenza, ma addirittura arrivare ad avere vere e proprie regressioni, perché le nostre giornate sono state stravolte ed è facile che percepiscano anche le nostre ansie e paure e si sentano anche loro un po’ scombussolati.
Naturalmente tenere un bambino in braccio a lungo per rispondere al suo bisogno di vicinanza può essere però faticoso ed è proprio per questo motivo che utilizzare un supporto porta bebè come una fascia, un mei tai, un marsupio può essere di grande aiuto a livello pratico, ma non solo!
Il babywearing può essere una valida risorsa in queste giornate in cui dobbiamo trovare nuovi ritmi e creare nuove routine. Tra ansie, paure e bisogni da soddisfare, a volte si fa davvero fatica ad entrare in connessione con i nostri bambini e tenerli vicino può aiutare ad ascoltarli, a capirli.
Come può aiutare il babywearing
Per i bambini è rassicurante restare vicino alla loro mamma o al loro papà e trovano beneficio nello stare a contatto, contenuti e avvolti.
Se ci pensi, tenere il tuo bimbo/a vicino al tuo corpo è davvero terapeutico, perché i bambini si tranquillizzano molto più facilmente quando si trovano tra le nostre braccia. Si sentono al sicuro, si rilassano e si addormentano in un modo così naturale quando si sentono cullati dai nostri movimenti e dal nostro corpo.
Ad esempio, i bambini più piccoli quando vengono portati in un supporto porta bebè ritrovano un ambiente a loro familiare, perché percepiscono sensazioni molto simili a quelle sperimentate nell’utero materno durante la gravidanza: sentono il battito cardiaco, il rumore del respiro, il calore del corpo, il contenimento, i movimenti del corpo ecc.
Nel frattempo chi porta ha le mani libere per poter gestire gli altri fratelli, la casa, la gestione della quotidianità (come fare un pasto tranquillamente, stendere il bucato, portare fuori il cane…).
Se con la chiusura delle scuole in seguito alle ordinanze Covid-19 ti sei ritrovato/a a dover gestire tutto il giorno i tuoi bimbi che hanno magari età ed esigenze diverse, il babywearing ti può aiutare ad assecondare i bisogni di tutti. I più grandi sentiranno la tua vicinanza e la tua presenza, mentre al contempo puoi continuare a prenderti cura del bebè.
Se sei un genitore che sta lavorando in smart working, il babywearing può essere un’ottima possibilità per permetterti di lavorare tenendo il tuo bambino vicino.
Portare il tuo bimbo o la tua bimba è una sensazione piacevole per entrambi, perché mentre è stretto a te si liberano gli ormoni del benessere, un po’ come quando si rimane abbracciati a qualcuno a cui si vuole bene.



Alcuni consigli tratti dalle linee guida redatte dal IBCICC:
Il babywearing fa bene anche a te
Io sono naturalmente una grande fan del babywearing e credo proprio che possa essere davvero una risorsa preziosa per adulti e bambini anche in questi momenti a volte un po’ complicati.
Ci permette di sentire i nostri bambini vicino, di entrare in relazione con loro, di conoscerli, di rassicurarli, di stringerli e amarli da vicino, in un abbraccio di stoffa che è così importante per loro, ma che in realtà è in grado di dare così tanto anche a noi adulti!
Alcune testimonianze
Ho ripreso a lavorare in smart working da quando il mio bimbo aveva quattro mesi (lavoro in Svizzera ma ho potuto continuare da casa). Tenerlo in fascia gli è sempre piaciuto e apprezza anche ora che è più curioso. La fascia è molto utile e mi aiuta a fare meno fatica anche nello scrivere al PC. Spesso lui si addormenta facilmente e ciò mi permette di dedicarmi anche alle altre bimbe tenendolo vicino. Posso lavorare, cucinare, stendere… insomma fare tante cose! Anche per le sorelline è bello perché posso occuparmi di loro e in questo periodo difficile è ancora più importante.
Da quando sono a casa per questa situazione porto un sacco.
Dario si addormenta tutti i giorni in fascia al pomeriggio. Sai che appena vede che prendo la fascia corre a farsi legare? Lui ci sta davvero volentieri.
La consulenza sulla schiena mi ha salvato la vita!
Ho scoperto il babywearing con la mia prima figlia, per rispondere al suo bisogno di alto contatto e riconnettermi con lei, fidandomi del mio istinto materno e liberandomi dei pregiudizi sul maternage. È stato naturale continuare su questa strada con la mia seconda figlia, accogliendone le richieste e le diverse preferenze: oltre alla fascia usiamo il marsupio ed è naturale utilizzarlo non solo per gestire le necessità di due bimbe, ma anche per sopravvivere a questo periodo dove lo smart working e la cura genitoriale si sovrappongono.
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